Il Bilancio di Sostenibilità e la Direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive)

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Il Bilancio di Sostenibilità, o Report di sostenibilità, è una rendicontazione dell’azienda rivolta ai suoi portatori di interesse (dipendenti, fornitori, comunità locale, investitori) che integra le informazioni fornite dalla contabilità economica con gli aspetti etici, sociali e ambientali che qualificano le modalità con cui un’organizzazione persegue i propri fini. Inoltre, fornisce una rappresentazione equilibrata dell’operato dell’azienda su tre dimensioni: economica, sociale e ambientale.

Il bilancio di sostenibilità si articola seguendo tre dimensioni: identità, rendiconto sociale ed ambientale e rendiconto economico.

STRUTTURA E CONTENUTI DEL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

  • Identità:
    include storia, missione, valori, disegno strategico, obiettivi, adesione a iniziative di sviluppo sostenibile, assetto istituzionale, struttura organizzativa, governance, gestione dei rischi e rete di relazioni. Contiene anche la mappatura degli stakeholder e l’analisi di materialità.
  • Rendiconto sociale ed ambientale:
    presenta la coerenza tra politiche adottate e obiettivi di miglioramento tramite KPI, evidenziando azioni, risorse, risultati ed effetti per ciascun gruppo di stakeholder e/o area tematica (es. tutela dipendenti, qualità e sicurezza, energia ed emissioni). Integra dati qualitativi e quantitativi sociali, ambientali ed economici.
  • Rendiconto economico:
    riformula in modo sintetico e comprensibile il valore aggiunto generato dalla Società e la sua distribuzione tra le diverse categorie di stakeholder.

La Direttiva Europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) riveste un ruolo chiave: la sua missione è rendere le imprese responsabili, ampliando il numero di soggetti tenuti non solo alla redazione del report di sostenibilità, ma anche a comunicare ai propri portatori di interesse i rischi di sostenibilità a cui sono esposte le persone.

La CSRD, inoltre, stabilisce un quadro giuridico per la divulgazione delle informazioni relative alla CSR (Corporate Social Responsability), richiedendo alle aziende di fornire dati dettagliati su come le loro attività influenzino la società e l’ambiente. Si basa sui principi di trasparenza e responsabilità per migliorare la qualità e la comparabilità delle informazioni pubblicate.

Obbligo di prima pubblicazione nel 2025                (su dati 2024) Obbligo di prima pubblicazione nel 2026                 (su dati 2025) Obbligo di prima pubblicazione nel 2027                (su dati 2026) Obbligo di prima pubblicazione nel 2028                   (su dati 2027)
Per le grandi imprese di interesse pubblico, con oltre 500 dipendenti, e già soggette alla NFRD (DNF) Per tutte le altre grandi imprese attualmente non soggette alla NFRD (non quotate) Per le PMI e le altre imprese quotate (le PMI quotate hanno la possibilità di esercitare clausola di opt out dai nuovi obblighi di reportistica fino al 2028) Per le PMI e le altre imprese quotate (le PMI quotate hanno la  possibilità di esercitare clausola di opt out dai nuovi obblighi di reportistica fino al 2028)

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