Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio 2025, è entrato in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni che introduce importanti aggiornamenti alla normativa sulla formazione in salute e sicurezza sul lavoro.
Quali sono le principali novità introdotte?
Nuovi obblighi formativi per specifiche figure
Il nuovo Accordo introduce un rafforzamento ed una riorganizzazione dei percorsi formativi per alcune figure chiave nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
Datori di lavoro (non RSPP): per la prima volta, anche i datori di lavoro che non ricoprono il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) sono obbligati a frequentare un corso specifico.
Preposti: il ruolo del preposto, centrale nella vigilanza operativa, viene valorizzato con un percorso formativo più strutturato. La validità dell’attestato è biennale (anziché quinquennale).
Lavoratori in ambienti confinati o sospetti di inquinamento: per i lavoratori che operano in ambienti ad alto rischio (come silos, cisterne, condotte, ecc.), è previsto un percorso formativo dedicato con focus sulla prevenzione in contesti ad alto rischio.
Operatori di attrezzature di lavoro: Il nuovo Accordo amplia l’elenco delle attrezzature per cui è richiesta una formazione teorico-pratica obbligatoria, ai sensi dell’art. 73, comma 5 del D.Lgs. 81/2008.
Requisiti più stringenti per i soggetti formatori
- Obbligo di accreditamento e rispetto di criteri di qualità: i soggetti formatori devono essere accreditati secondo i sistemi regionali/provinciali (Intesa 20 marzo 2008) e dimostrare almeno 3 anni di esperienza documentata nel settore.
Modalità di erogazione della formazione e definizione delle aule
Il nuovo Accordo Stato-Regioni stabilisce criteri precisi per l’erogazione della formazione in salute e sicurezza sul lavoro.
- Introduzione di limiti sul numero di partecipanti, frequenza minima, rapporto docente/ discente e definizione dei contenuti formativi in base al settore di appartenenza e al livello di rischio dell’attività svolta.
- La modalità in presenza per le attività pratiche e per alcune tipologie di corsi specifici.
- È ammessa anche la videoconferenza sincrona, purché ogni partecipante sia connesso individualmente da PC o tablet e sia garantita l’interazione e la verifica dell’identità.
- L’e-learning è consentito solo su piattaforme certificate, con tracciabilità e test obbligatori.
Nuovi obblighi per le aziende
Le aziende non possono più limitarsi a “fare formazione”: devono dimostrarne l’efficacia reale e concreta.
Non basta più svolgere i corsi, è necessario verificarne i risultati attraverso test finali, osservazioni pratiche sul campo e indicatori di performance come la riduzione degli infortuni. Il datore di lavoro ha l’obbligo di documentare e monitorare l’intero processo formativo, con il rischio di sanzioni in caso di inadempienza.
Focus
Il Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 segna un passaggio fondamentale verso una formazione più strutturata, tracciabile e coerente con le reali esigenze dei lavoratori e delle aziende.
Queste modifiche mirano a rafforzare la cultura della prevenzione, responsabilizzando ogni figura aziendale in base al proprio ruolo e al livello di rischio associato.
È il momento per le imprese di aggiornare i propri piani formativi, adeguarsi ai nuovi requisiti e investire in percorsi che non siano solo conformi alla norma, ma realmente efficaci e trasformativi.
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